Il primo torneo per ricordare il nostro Mark Matibag – una vita tragicamente interrotta sulla strada nel cuore del quartiere Esquilino una domenica mattina dell’anno prima, mentre andava a giocare a Basket con il suo fratellino Paul e la mamma Salomè nel cortile aperto della Di Donato – si svolge nel 2006. Quel torneo Aquilotti viene vinto da Esquilino Basketball di coach Roberto Russo in finale contro la squadra della scuola Pio IX di coach Flavio Finozzi. La squadra è composta da bambini e bambine del 1995 e 1996. Tra i bambini c’è anche Paul, insieme ai suoi amici Federico, Leo, Lorenzo, Daniele, Indro. Ci sono anche Andrea (che qualche anno dopo vincerà il titolo italiano under 15 con il Vis Nova) e Giulio. Tra le bambine ci sono Cecilia ed Emilia. A breve si aggiungeranno Giuppy, Camilla, Elettra, Serena, le due Alice, Federica, Laura, Naima, Flavia e Lucrezia, il gruppo delle 1995 e 1996 di Esquilino Basketball che, insieme alle 1994, Francesca, Nina, Arianna e Silvia farà capire all’intero quartiere che la pallacanestro femminile può essere altrettanto divertente e appassionante quanto quella maschile; ma i gruppi 1995 e 1996, maschile e femminile di Esquilino Basketball sono in realtà pronti a farsi notare ben oltre i confini del quartiere, facendosi valere a Roma, nel Lazio e perfino oltre regione. Insomma, nel maggio 2006 si accende una scintilla ed Esquilino Basketball capisce che la sua vocazione è quella di costruire una società nella quale coniugare la pallacanestro indifferentemente al maschile e al femminile.

I cortili della Di Donato e della Bonghi sono i luoghi in cui i due gruppi, sotto la guida di coach Roberto Russo, affrontano i campionati under 13 e under 14 nelle stagioni 2007-08 e 2008-09. I risultati sono sorprendenti, le ragazze vincono per due anni consecutivi lo storico Torneo Segni di Cagliari Under 14 e non si può che continuare.

Ci troviamo di fronte ad un ostacolo apparentemente insormontabile. Il romanticismo del campo all’aperto deve arrendersi ai regolamenti. Arrivati all’under 15, i campi all’aperto non sono più ammessi e se ne deve trovare uno regolamentare al chiuso. La società si mette al lavoro e nascono così le due prime collaborazioni.
I ragazzi possono disputare il campionato insieme ai coetanei della Nomen Angels nel campo di Via Centuripe mentre le ragazze, autonome dal punto di vista dei numeri, trovano posto nella palestra del CUS in Piazzale del Verano. Si apre una discussione con le famiglie che vedono infrangersi il sogno dello sport per i propri figli nel quartiere, ma la soddisfazione e l’entusiasmo sono alle stelle e il tunnel di Santa Bibiana non può certo rappresentare un ostacolo per le ragazze, così come qualche fermata di Metro A per raggiungere la zona di Piazza Zama.


Il gruppo dei ragazzi Esquilino-Nomen si qualifica per accedere al campionato Under 15 d’eccellenza mentre il gruppo delle ragazze Esquilino si rivela sorprendentemente la terza forza del basket giovanile laziale, accanto a San Raffaele e Athena e ottiene una storica qualificazione per lo spareggio interzona. La vittoria contro Basket Cavezzo sfuma di un soffio, complice un gravo infortunio a Camilla Tennenini nei primissimi minuti della partita. Le sfide di quegli anni delle nostre ragazze contro Athena di Giulia Grimaldi e compagne resteranno un esempio di rivalità e amicizia che dura tuttora.

Nel 2010 una terribile disgrazia sottrae Lavinia Moreschi ai suoi genitori e alle sue compagne, le nostre gazzelle del 1999. Da allora, ricordiamo Mark e Lavinia insieme e la manifestazione ‘Una città a misura di bambini’ ospita nella stessa giornata due quadrangolari, uno Aquilotti ed uno Gazzelle, utilizzando anche il Cortile della Scuola Bonghi, la scuola di Lavinia.

Nel frattempo, spetta a coach Andrea Carelli di consolidare il settore minibasket, un settore che, con lungimiranza, la società ha continuato a coltivare e a far crescere, ma nel quartiere Esquilino il minibasket si coniuga anche al femminile e quindi anche le bambine devono avere i loro gruppi autonomi, a costo di cominciare in tre o in quattro. Sarà il passaparola a far percepire alle famiglie il fascino di questo sport. L’arrivo di coach Alice Caracci fa il resto. I numeri crescono e gli spazi al CUS e alla NOMEN non bastano più. Siamo nel 2011. Si percorrono nuove strade e arriva la prima collaborazione con il Vis Nova, già avviata grazie alla collaborazione con coach Eduardo Lutzenkirchen che si era messo alla guida del gruppo dei 1996 e delle ragazze 1997.

Per le ragazze e per i gruppi dei più giovani bisogna trovare altro. Si apre quindi il periodo della collaborazione con il gruppo Olimpia di Davide Pistorio e quindi gli spazi dell’Istituto Pirelli in via Rocca di Papa, sempre più lontano, ma ancora sulla linea della Metro A. In fondo, cerchiamo di spiegare alle famiglie che dalla fermata della Metro Manzoni ad Arco di Travertino non ci vuole poi così tanto. Ma lo diciamo arrossendo e provando a nascondere la rabbia per i nostri inascoltati appelli alle istituzioni che non ci siamo ancora stancati di reiterare.
Coach Russo si muove ad Anagni e arriva coach Massimo Baralla al quale affidiamo il gruppo dei nostri 1995 che insieme al gruppo residuo del Vis Nova campione d’Italia Under 15 di due anni prima si prepara ad affrontare un apparentemente proibitivo campionato U17 d’eccellenza. Incredibilmente, Leonardo, Indro, Federico, Gabriele, Lorenzo e Paul, insieme a chi restò a Roma della compagine del Vis Nova campione d’Italia, Matteo, Davide (ora nostro coach), Filippo, Edoardo, Diego, Federico e Paolo si dimostrano una delle squadre da battere del campionato, sorte che ad esempio tocca alla Virtus Roma di coach Antimo Martino (ormai da anni capo allenatore in serie A) che, nella palestra di Via Boiardo, subisce una storica sconfitta ad opera dei nostri ragazzi.
Rientra nello staff coach Cristiano Tesei e a coach Baralla viene affidato il gruppo dei nostri 1998, un gruppo nel quale milita un ex bambino un po’ cicciottello, mancino, ora cresciuto e dimagrito: Emmanuel Enihe. Insieme a lui, Franz, Elie, Pierpaolo, Emilio, Fabio, Sergio, Shady, Stefano, Gabriele e qualche 1999 a completare il roster, affrontano il campionato Under 15. Il gruppo è un esempio insuperato di integrazione, ma anche quello che serve ad Emmanuel per maturare e fare il salto di qualità.

Concordiamo con Eurobasket le condizioni di sostegno a mamma Mercy per la cessione e l’ex bambino cicciottello è ora uno dei migliori giocatori di serie B maschile, fresco di una promozione in serie A2 con Nardò.

Siamo nel 2013 e le nostre ragazze del 1995 e 1996 stanno affrontando esperienze di prestigio raggiungendo finali nazionali e militando in campionati di alto livello (A2 e A3) con diverse squadre. Trascorre qualche anno, i gruppi femminili delle 1998, 1999 si fanno valere e il minibasket femminile cresce. È a questo punto che Giulia Gabrielli, per tutti Giuppi, riprende le fila dello storico gruppo, rimette insieme chi sta ancora a Roma e convince la società ad iscrivere una squadra al campionato di serie C femminile. A guidarla è coach Baralla. È la stagione 2016-17, i risultati sono lusinghieri e basta solo un altro anno per arrivare ai play off, ad un passo dalla promozione in serie B. Ad infoltire la rosa Elena Di Pietro, Chiara Baldan, Elena Zelli e Laura Zullo, chi proveniente da Athena, chi dalla Pallacanestro Roma. A guidare le ragazze nel secondo anno di serie C è coach Alessandro Ceravolo, nel frattempo arrivato da Athena ed affiancato da coach Cristiano Tesei. Si gioca ancora all’Istituto Pirelli; ma qualcosa sta per cambiare.