L’urlo alla fine insieme alle compagne è certamente diverso da quello di tutti gli altri post-gara. Era l’ultima amichevole precampionato, un triangolare a Porano, quella che serve a prepararsi in vista dell’esordio ufficiale. Un esordio, però, per il quale Sara ha dovuto aspettare più di quattro mesi, per recuperare da un infortunio alla caviglia serio e delicato, che non le ha mai tolto tuttavia il piacere di stare al fianco della squadra, anche nell’auspicio che prima o poi quel momento sarebbe arrivato anche per lei.
“Non vedevo l’ora di dare un contributo concreto alle mie compagne, anche se è stato tutto molto inatteso, perché pur essendo rientrata già da qualche settimana a pieno regime con le compagne – ci racconta – fino a venti minuti prima che cominciasse la partita non sapevo che il coach aveva intenzione di utilizzarmi. Sono stati mesi molto lunghi, anche perché non mi era mai capitato prima di dover stare così tanto tempo fuori, ma è stata una grandissima emozione tornare in campo perché, come detto, non vedevo l’ora di giocare e dare il mio apporto alla squadra. Inevitabilmente quando una giocatrice entra o va via c’è da ricreare gli equilibri in campo, ma abbiamo tutto il potenziale per farlo velocemente e sopperire alle pur importanti defezioni che la squadra ha subito“.
Con una Innocenzi in più nel motore (subito 13 punti a referto con Frascati) per queste ultime cinque decisive partite di regular season!